Il progetto di un ristorante italiano a Londra diventa l’occasione per reinterpretare i caratteri dell’immaginario collettivo di “enoteca italiana” all’interno del tema del recupero. La caratterizzazione estetica del locale, l’assenza di uno spazio magazzino di stoccaggio delle bottiglie e la necessità di esposizione dei vini al pubblico vengono risolti in un unico tempo da una parete attrezzata concepita come un prezioso ornamento di rivestimento degli interni. La serialità geometrica della parete attrezzata è anche lo strumento per conferire proporzione allo spazio stretto e lungo del locale. Al tempo stesso l’eterogeneità della copertura della preesistenza diviene un pretesto per reinterpretare il tema dell’intradosso modellato tipico della copertura a volte murarie delle cantine italiane, il passaggio degli impianti della cucina, nonché per gerarchizzare le tre aree del locale: ingresso con vendita diretta, sala degustazione con cucina a vista, privé.