Parco dei suoni e delle arti del Mediterraneo

Riola Sardo, 2001

Progetto
Alberto Breschi, Pierpaolo Perra, Guido Ferrara, Alberto loche, Giuseppe Cruciani, Emilio Guazzone, Stefano Lampis, Maurizio Boi

 

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Nel Sinis settentrionale si trova un’area di cave dismesse di arenaria, attualmente utilizzata come discarica abusiva con una tendenza al radicamento di questo utilizzo improprio.
Il recupero delle cave di arenaria dismesse di Su Cuccuru Mannu a una funzione così innovativa persegue, sul piano culturale, un “riscatto” di questo sito, una riappropriazione e sublimazione degli spazi: dalla condizione attuale di degradato, di discarica, a quella dell’espressione, attraverso i suoni, la musica, fino alle arti figurative, la sensibilità per l’ambiente. È in questo senso che spazi apparentemente e realmente di degrado, rigidi e strutturalmente vincolati alla loro destinazione originaria, perfino nell’immagine, offrono, al contrario, spostando il punto di vista interpretativo, una paradossale, insospettata, perfino vantaggiosa adattabilità, elasticità, plasticità: la loro natura intrinseca di impressionante cavità, ora ingombra di detriti e rifiuti, suggerisce un programma di mutazione dall’ampia flessibilità e dalla forte valenza evocativa.