ZZIGGURAT

“…la visione avveniristica del futuro, legata ad una concezione mitica del progresso, è in crisi da tempo; fuori dell’Occidente non è mai stata in auge. Tuttavia parlare di riciclaggio, di riassemblaggio, di variazioni soltanto caleidoscopiche dei materiali a disposizione, che sarebbero sempre i soliti a partire dall’uomo stesso, finisce per diventare un espediente consolatorio e tutto sommato reazionario per impedire la ricerca di un impegno attivo verso il Nuovo. L’idea di “archeologia” sostituisce a questo tipo di passività un principio dinamico. L’archeologia, come tecnica di costruzione della completezza di un passato in base alle persistenze incomplete di esso, è, a pensare bene, l’unica tecnica che, per il suo carattere attivo, ci permetta attualmente anche una plausibile ricostruzione ideale del futuro. La progettazione del futuro va considerata più che altro un problema di completamento: le parti già note di esso sono i disorganici ruderi contemporanei di simmetrie a venire…”

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Il gruppo è nato a Firenze, nel 1968, dalla collaborazione di Alberto Breschi e Roberto Pecchioli con Giuliano Fiorenzoli, successivamente trasferitosi negli Stati Uniti. Il gruppo si è occupato dell’architettura come “evento globale”, ossia come sistema di comunicazione e campo di espressione multimediale e pluridisciplinare, teso ad una continua sperimentazione contenutistica ed espressiva di tipo critico-innovativo che lo ha collocato nel panorama di quel movimento di avanguardia architettonica costituita dall’ARCHITETTURA RADICALE.

L’attività del gruppo, dopo esperienze di interventi e di performances – tra cui l’allestimento di uno spazio scenico a Fiesole con Luigi Nono nel 1970, gli environments allo “Space Electronic” nel 1971, la mostra a Fiesole nel 1973 sul tema “Progettazione e archeologia”, la presenza, sempre nel 1973, alla XV TRIENNALE di Milano, ha partecipato, assieme agli altri gruppi Radical, alla fondazione della GLOBAL TOOLS, sistema di laboratori per lo sviluppo delle attività creative.

Rimaneva permanente nell’attività del gruppo un orientamento operativo che si formulava nell’applicazione a temi di tipo didattico educativo (“Gestaltung von Kindertagestatten” – l’ambiente materiale come componente educativa, I.D.Z Berlino, 1976; partecipazione di Roberto Pecchioli alla costituzione della “Cooperativa dei Ragazzi” a Firenze; attività didattica di Alberto Breschi nella Facoltà di architettura di Firenze.

In occasione della partecipazione a concorsi di architettura nazionali e internazionali, nel costante trasferimento a livello di progetto o di metodo di progettazione delle esperienze dell’avanguardia, lo studio-laboratorio dello ZZIGGURAT era diventato un luogo disponibile in cui convergevano gli apporti dei collaboratori abituali, sia nella didattica che nella professione, ma anche di altri docenti e professionisti e, non ultimi, di studenti e di neo-laureati. – citiamo, tra i più assidui, gli architetti: A.Bagnoli, P.Bellia, A.Bigi, G.Boccabella, G.Bigozzi, N.Cargiaghe,  F.Ferrari, L.Gavini, F.M.Lorusso, T.Manco, G.R.Masud Ansari, M.Tozzi.

Con la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1978, “Utopia e crisi dell’antinatura, intenzioni architettoniche in Italia”, con un progetto di “Archeologia del futuro” il gruppo si scioglieva e cessava la sua attività.